Rodi in una settimana senza perdersi nulla

Santorini? Mykonos? No, abbiamo voluto fare gli alternativi e abbiamo scelto Rodi, nel complesso di isole del Dodecaneso.
Ma sul serio, non l’abbiamo scelta per fare i “diversi”, semplicemente costava poco, pochissimo, e io (Miriam) già ci ero stata e non vedevo l’ora di farla vedere a Pier e visitare anche tutto ciò che non avevo potuto visitare in passato.
Cosa non deve mancare in valigia?
- Maschera
- Scarpette di gomma
- GoPro
La piccola ma grande Rodi
L’isola sembra piccola ma non lo è, per questo, come prima cosa, vi consigliamo di noleggiare uno scooter, le strade sono quasi tutte pianeggianti e l’asfalto è ben sistemato, l’unica cosa che potrebbe snervarvi è il caldo, anche in scooter ma ehi, siete su un’isola greca.
Prima di atterrare vi consigliamo anche di prenotare online il vostro taxi, se non riuscite sappiate che comunque non sarà difficile trovarne uno sul posto a prezzi anche molto decenti, il taxi non è costosissimo come in altre città e spesso vi verrà proposto, allo stesso prezzo, anche il viaggio di ritorno.
Una camera da Giannis e Marieta a Faliraki
Abbiamo alloggiato a Faliraki, in un affittacamere familiare nel quale Miriam aveva già alloggiato, la colazione era inclusa e le persone che lo gestivano, Giannis e Marieta, super adorabili.
Io (Miriam) sono arrivata zoppa, avevo una lesione al menisco ma non lo sapevamo, Marieta, una anziana signora carinissima, si è preoccupata per me praticamente ogni giorno.
Cosa fare i primi giorni? Ma è ovvio: spiagge e calette
Le prime giornate le abbiamo dedicate alla visita di tutte le spiagge, tutte molto economiche (dai 10 ai 15 euro per ombrellone e due lettini), molte di queste non le avevo potute visitare in passato e poi nell’acqua il dolore al menisco svaniva, è stata un’ottima strategia per ricaricarsi per i giorni successivi e per visitare meglio la città di Rodi.
Una spiaggia classica: Faliraki
Come prima spiaggia abbiamo scelto quella di Faliraki, è un vero toccasana passeggiare per il paesino sul mare e rilassarsi su una spiaggia di sabbia attrezzatissima ed economica, c’è sempre parecchia gente ma la spiaggia è abbastanza larga per ospitare tutti.
Sul primo giorno non abbiamo molto da dire in realtà perché abbiamo pensato di rilassarci e noleggiare il nostro scooter 50 per tornare adolescenti.
Prima baia: Anthony Quinn bay
Il secondo giorno abbiamo fatto un vero e proprio tour di spiagge e calette, la prima è stata Anthony Quinn Bay.
Questa baia è decisamente troppo famosa, quindi o vi alzate prestissimo o altrimenti trovare posto sarà difficilissimo, Miriam ha notato anche un peggioramento delle acque, in passato erano molto più pulite ma sarà stata una giornata no (speriamo), non lo sappiamo ma è comunque una baia da visitare per qualche ora se avete diversi giorni a disposizione.
Afandou, per noi la spiaggia più bella di Rodi
Per noi tra le spiagge più atipiche e affascinanti di Rodi c’è sicuramente quella di Afandou.
L’atmosfera qui è stranissima, vi ritroverete a guardare un’enorme distesa di sassolini e, almeno nel nostro periodo, agosto, pochissima gente.
Dalla strada principale sembra quasi un posto abbandonato, vuoto, dove le onde del mare continuano a inghiottire e risputare sassolini (producendo quel suono fantastico) senza essere contaminate dalla calca turistica estiva.
I colori dell’acqua saltano subito all’occhio e non crediamo esistano parole per descrivere quelle sfumature, azzurre e cristalline, con una bella maschera potrete ammirare numerosi pesciolini di cui non conosciamo la specie e splendidi giochi di luce dati dai riflessi dei sassolini sul fondale.
Su questa spiaggia eravamo davvero in quattro e saremmo voluti restare per tutta la giornata ma, da una certa ora in poi, abbiamo iniziato a notare una strana cenere invadere l’aria.
C’era già una lesione al menisco, potevamo farci mancare un bell’incendio enorme?
Tsambika beach, spiaggia di giovani e locali fighi
Lasciandoci l’incendio alle spalle ci siamo diretti a Tsambika, lungo il tragitto abbiamo incontrato numerosissime caprette, qui niente sassolini, solo spiaggia, inoltre è molto più frequentata e famosa infatti, nonostante fosse sera, era ancora pienissima.
Tsambika beach è molto ibizosa, elegante e “stretta”, di fatto diversi lidi si susseguono e gli ombrelloni erano molto vicini, qui rispetto all’enorme e incontaminata bellezza di Afandou si respira un’aria molto più fresca, alcolica e libertina.
Se vi piace Gallipoli o Ibiza Tsambika è una buonissima alternativa.
Lindos, perla bianca di Rodi e del mondo
Credendo di aver ricaricato di energie il povero ginocchio di Miriam il terzo giorno ci siamo diretti verso Lindos, una tappa che non deve assolutamente mancare, vi immergerete nel bianco e nel blu tipico delle isole greche, vi consigliamo di perdervi nei vicoletti, tra bouganville e asinelli e godervi ogni angolo e scorcio.
A noi ci ha ricordato moltissimo la più vicina Sperlonga, perla del litorale laziale, se abitate nella nostra regione e non l’avete mai fatto dovreste visitarla assolutamente.
Per salire in cima all’Acropoli di Lindos, se non volete svenire per il caldo, è quasi obbligatorio salire su un asinello e vivere quindi un’esperienza del tutto unica attraverso la strada principale di questa piccola perla greca.
Era uno dei desideri di Miriam salire fin sopra, nella sua precedente visita non ci era riuscita, e purtroppo, a causa del menisco, neanche questa volta. (È triste, lo sappiamo)
Dopo aver faticato il doppio per via del ginocchio malandato ci siamo diretti verso un’altra spiaggia: Agathi beach, bellissima spiaggia sabbiosa non troppo grande e soprattutto ben attrezzata ed economica (10 euro per un ombrellone e due lettini), qui l’acqua è cristallina, e nelle vicinanze potrete visitare il Feraklos Castle dal quale godervi una vista panoramica splendida.
Tappa bonus: Koskinou, un paesino super instagrammabile
Prima di partire Pier ha scoperto un villaggio super colorato che merita davvero di essere visitato.
Koskinou non ha intimorito nemmeno il menisco di Miriam.
Una volta arrivati vi ritroverete su una grande rotonda, troverete facilmente parcheggio ovunque in scooter e una volta viste le prime casette colorate saprete di essere arrivati in questo posto fantastico, noi abbiamo iniziato così la nostra esplorazione, le vie, le porte, le finestre, le pareti, i pavimenti tutto a Koskinou ha una propria particolarità, dal blu e bianco greco ai colori pastello fino a disegni particolari.
Ogni via a Koskinou sembrava essere abitata da 200 gatti, tutti bellissimi e coccolosissimi.
È stata una scoperta inaspettata e meravigliosa che consigliamo davvero a chiunque.
Rodi, città che vi farà tornare indietro nel tempo
Il villaggio di Koskinou non dista troppo da Rodi, quindi abbiamo inserito queste due tappe per la stessa giornata.
Miriam aveva già girato tutta l’old town (patrimonio dell’Unesco) ed era stata già rapita dal fascino e dalla storia di questo luogo.
L’Old Town è circondata da mura enormi e si affaccia direttamente sul porto, una volta varcata la Porta della Libertà sarete in viaggio nel tempo e respirerete un’aria totalmente diversa, non sarebbe strano voltarsi e trovare un cavaliere tintinnante nella sua armatura brillante.
Vi ritroverete ad attraversare la lunga Via dei Cavalieri, storico punto di ristoro e ospitalità per pellegrini diretti a Gerusalemme oltre che per gli appartenenti all’ordine dei Cavalieri di Rodi.
La città vecchia è un luogo abbastanza insolito da trovare su un’isola del genere, medievale, arricchito dell’architettura tardo gotica e impreziosito da ritrovamenti eccezionali come i templi di Atena, Zeus e Apollo, l’Odeon, lo stadio e tanto altro.
Dato che l’isola passò sotto il dominio dell’impero ottomano è possibile visitare anche il vecchio quartiere turco.
Al di fuori delle mura, nella città moderna, tornerete nel nostro tempo e in una grande città marittima.
Piccola curiosità: dal 1912 fino al 1943 Rodi, assieme ad altre 11 isole dell’Egeo, venne affidata, durante la guerra italo-turca e dopo l’occupazione e l’annessione, al governatorato italiano.
Non dimenticate di prenotare la gita a Symi
Nei pressi del porto di Rodi potrete scegliere con quale nave visitare l’isola di Symi, ovviamente non siete obbligati ma davvero volete perdervi un’isola così affascinante e un tuffo nelle profonde (e spaventosissime) acque dell’Egeo?
Il consiglio più grande che possiamo darvi è quello di girare tutti (ma davvero tutti) i banchi del porto e contrattare e acquistare il tour che più vi piace al prezzo più basso possibile.
I prezzi non sono tutti uniformi e troppo spesso cercheranno di conquistarvi con la parlantina, confrontate tutti i tour in barca e scegliete ciò che più si adatta a voi e al vostro viaggio.
Il dolce far nulla a Faliraki è uno spasso
Io (sempre Miriam) volevo riuscire a camminare di nuovo quindi per una giornata intera non abbiamo fatto assolutamente niente, ci siamo rilassati e goduti l’accoglienza di Faliraki per far riposare il ginocchio.
Abbiamo esplorato per tutto il giorno le zone vicine al nostro alloggio in scooter con qualche piccola e poco faticosa sosta.
Potrete trovare, ad esempio, una chiesetta tipica, blu e bianca, carinissima e costruita proprio sul mare, il giorno prima purtroppo non avevamo potuto fare foto per via di un battesimo, così ne abbiamo approfittato vedendola vuota e daje de fotooo.
Incendi e paradisi, Rodi è sempre un’avventura
A questo punto della nostra vacanza l’isola, ormai invasa da puzza di bruciato e sms di allerta incendio, stava diventando l’incubo più grande di Miriam (che come il Mastino di GoT non ama il fuoco), così ci siamo spostati in una zona sul mare, più isolata: le Thermes Kallithea.
Anche questo luogo deve essere nella vostra lista, in questa piccola baia dall’aspetto esclusivo e dai lettini super lussuosi con materassino mega-wow-morbidissimo vi sentirete dei veri e propri ricconi spendendo davvero pochissimo.
Con 15 euro (nel 2021) avrete due lettini comodissimi con l’ombrellone e due drink in omaggio.
La location è splendida e curatissima, vi consigliamo di fermarvi anche per pranzo perché si mangia davvero bene (anche sotto l’ombrellone) e soprattutto avrete il tempo di visitare gli edifici e gli spazi dell’impianto termale, davvero carino e ricco di natura in stile greco classico.
Ci siamo resi conto, sulla via del ritorno, che qualcosa non andava, tutti i locali non avevano elettricità e l’aria era diventata irrespirabile, l’incendio era peggiorato, adesso si stava propagando dal centro dell’isola anche se era ancora molto lontano da Faliraki e la rete elettrica era stata bloccata per le operazioni di spegnimento, senza corrente però abbiamo vissuto una serata a lume di candela nella nostra stanza, chi lo avrebbe mai detto.
Alla fine tutto bene, sul tardi Pier è andato a procacciare il nostro cibo (due pita gyros) e, con la pancia piena, abbiamo messo le pile in carica per l’ultimo giorno.
Boat tour: Panormitis, St. George Bay, Symi
I due giorni di riposo erano stati un vero toccasana, il miracolo si stava palesando. Camminavo di nuovo!
Ovviamente abbiamo dovuto aspettare l’ultimo giorno ma perlomeno non ho avuto troppi problemi a salire sulla barca per la gita a Symi.
Il tour prevedeva tre tappe:
- Panormitis
- St. George Bay
- Symi
Panormitis
Panormitis è un piccolo villaggio emblematico sull’isola di Symi perché ospita un monastero greco-ortodosso dedicato a San Michele Arcangelo (in totale sull’isola di Symi ve ne sono 9 e questo è quello più importante).
È un luogo affascinante, a sud dell’isola, nel bel mezzo dell’Egeo, caratterizzato dallo splendido monastero.
Quest’edificio sacro, ben restaurato, oltre che caratteristico è davvero suggestivo e visitabile per pochi euro, dagli studi fatti sembra essere stato eretto sopra un tempio dedicato ad Apollo e, nel corso della storia, sembra aver ospitato diversi pellegrini in viaggio verso la Terra Santa.
St. George Bay
Sulla costa est di Symi è presente una splendida baia, quella di St. George, se previsto dalla vostra barca potrete approfittarne per fare un bel tuffo in un mare blu, profondissimo e incontaminato che vi darà l’impressione di essere davvero minuscoli.
Vi inquieterà parecchio non riuscire a vedere a più di due metri sott’acqua a causa del blu elettrico ma è comunque un’esperienza unica e irripetibile, ve lo consigliamo.
Symi
Il villaggio di Symi, sull’isola di Symi (Il Vulcano a Vulcano?), è una classicissima cittadina portuale, ci ha ricordato moltissimo Ponza, altra fantastica isola decisamente più vicina, qui vi consigliamo di perdervi tra i vicoli e di respirare l’aria e vivere ogni metro con gli occhi di un ospite e non un turista, noterete, come abbiamo fatto noi, moltissime somiglianze con le nostre terre, ad esempio, oltre che Ponza, per alcuni scorci e alcuni vicoli ci ha ricordato anche alcuni comuni della costiera amalfitana, non solo per una pizzeria napoletana situata nel cuore di un’isola greca ma anche per l’ospitalità e la spensieratezza dei locals, molto alla mano e solari.
Sì ma il CIBO?
Per questa volta non prepareremo un articolo specifico sul cibo per l’isola di Rodi, abbiamo pensato che in realtà sarebbe molto più complicato raccogliere locali belli, instagrammabili e buoni visto che abbiamo mangiato bene praticamente in ogni dove senza badare troppo alla qualità eccelsa o alla bellezza della location.
Nel dubbio optate per una pita gyros e non ve ne pentirete, noi ci siamo trovati molto bene praticamente da chiunque, dal chioschetto sul mare (una pita per merenda è davvero il massimo) al camioncino paninaro.
Provate la cucina greca perché è davvero in grado di stupire il palato per le associazioni acide e dolci e per la buona qualità delle carni cucinate in maniera davvero semplice ma arricchite con salse spettacolari.
Vogliamo consigliare però qualche locale che sicuramente potrà stupirvi in positivo e accompagnare le vostre serate felici.
La nostra piccola (per questa volta) selezione di locali
Se vi trovate nelle vicinanze di Faliraki oppure volete passare una serata lì (e ve lo consigliamo) proprio non potete perdervi:
- Trilogia, un locale con ampio spazio all’aperto e un menù molto completo, noi ci siamo trovati benissimo e i piatti sono ben curati e molto particolari.
- La Taverna Acropolis, molto simile come concept al Trilogia, leggermente più elegante (grazie al bianco degli arredamenti e ai dettagli) e con un menù più ampio e adatto a tutti i palati, piccolo consiglio: QUI LA SANGRIA.
- Il Greek Spirit Restaurant se amate provare piatti tipici allora sceglietelo, il menù ne è pieno e i camerieri sapranno consigliarvi al meglio in base ai vostri gusti.
Per i drink?
- Il Noosa Bar è un localetto quasi nascosto che abbiamo trovato per caso, carino, informale, con un ampio spazio aperto e gestito da un ragazzo carinissimo che adora gli italiani, non vede l’ora di conoscerli e chiacchierare con loro ed è un eccellente barman che non solo vi preparerà ottimi drink ma vi delizierà anche sui dettagli dell’isola e di come la vivono i cittadini di Rodi.
Quindi, Rodi è la meta giusta per una vacanza estiva?
Rodi è una grande isola, ricca di luoghi stupendi da vedere e vivere al massimo e inoltre è ricca di così tante località marittime che non avrete problemi a decidere di rilassarvi, fare una passeggiata tranquilla oppure girare tutte le discoteche della città, è un’isola polivalente, adatta alle coppie, ai gruppi e persino ai bambini, perfetta per una vacanza estiva piena e stimolante.
Se avete in mente di partire per un viaggio verso Rodi secondo noi non dovreste avere dubbi, se avete già prenotato dovete soltanto pensare a godervela per ogni suo aspetto e per ogni scorcio fantastico che non farete fatica a trovare.
Se vi fidate così tanto dei nostri occhietti allora potete leggere il nostro articolo con tutti gli spot instagrammabili di Rodi e salvarli su Maps in modo tale da pianificare la vostra fantastica vacanza su questa splendida isola dell’Egeo.
Buona vacanza amici, ovunque voi andiate.
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