Itinerario per 4 giorni a Firenze

Firenze? Meglio in treno!
Non siamo mai partiti solo ed esclusivamente in treno ma per questa volta e per visitare la città di Dante ci siamo lasciati trasportare da questo mezzo che permette di guardare, assaporare lo scenario e godersi il tragitto.
Firenze è comoda anche da raggiungere in treno partendo da Roma e oltretutto è un bel modo diverso di viaggiare.
Siamo partiti da Termini e siamo arrivati (dopo circa 2 orette) a Santa Maria Novella che era già primo pomeriggio.
Non ci siamo preoccupati troppo di trovare o prenotare un mezzo perché anche se per molti di voi sarà scontato va detto che Firenze è comodissima da girare totalmente a piedi, quindi il treno è sicuramente il mezzo migliore.
Abbiamo alloggiato al soggiorno Pezzati un B&B molto carino, dall’arredamento essenziale e tipico degli appartamenti di un centro storico.
La posizione era poi ottima e la proprietaria, Daniela, è stata gentilissima e disponibile.
Unica nota negativa?
Si sentiva qualsiasi rumore esterno, però non è un dramma ed è anche abbastanza normale nel pieno centro storico.
i sentiva qualsiasi rumore esterno, però non è un dramma ed è anche abbastanza normale nel pieno centro storico.
Solite regole: arrivare, posare i bagagli, esplorare
Appena arrivati abbiamo iniziato il nostro tour fiorentino, dobbiamo dire che non era la nostra prima volta quindi abbiamo scelto di non visitare delle cose che avevamo già visto e concentrarci su quelle che ci intrigavano e non avevamo mai potuto vedere.
Essendo vicino al nostro B&B la prima cosa che abbiamo visitato è stata la Basilica di Santa Maria Novella, un punto che spesso viene trascurato quando si va a Firenze, e proprio non ne capiamo il perché, è un punto di riferimento a pochi passi dalla stazione ma Santa Maria Novella con l’omonima piazza non è solo questo, è un bellissimo punto d’accesso per trasferirsi con la mente direttamente nello spazio fiorentino e iniziare a godersi stili, angoli e dettagli di questa poetica città.
Una chicca per gli amanti delle cose belle e aesthetic: a pochi passi di distanza c’è la famosissima Officina Profumo che consigliamo davvero a chiunque di visitare (l’ingresso è gratuito).
Abbiamo fatto una piccola fila per entrare, giusto qualche minuto, e possiamo dirvi che è un luogo super particolare che racchiude un pezzo unico di artigianato fiorentino che sarebbe un enorme peccato perdersi se passate di qui.
Questo discorso vale con tantissimi luoghi di Firenze perché, di fatto, sono tutti a portata di passi e non avrete il problema di dover “scegliere” se andare da una parte o dall’altra.
Un’altra chicca (forse più celebre) per gli amanti bevitori: in questa zona di Firenze vi capiterà sicuramente di trovare delle Buchette del vino, tante di queste sono ancora attive e una si trova proprio vicino Santa Maria Novella, non è una cosa clamorosamente wow ma di sicuro prendere il vino da una porticina nel muro è sicuramente un’esperienza da fare a Firenze.
Nel tardo pomeriggio del primo giorno la stanchezza iniziava a farsi sentire così ci siamo diretti verso Ponte Santa Trinità per ammirare lo splendido Ponte Vecchio da un’altra prospettiva e riuscire a gustare con gli occhi un lieve tramonto.
Tutto molto bello se non fosse per le tremila persone ma armatevi di pazienza, Firenze è una città turistica e questo turismo caotico la rende vivida e attiva.
Dopo quel tramonto flebile e abbozzato, visto che eravamo lì a due passi, abbiamo fatto un salutino alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Nemmeno a dirlo, se lo meritava tutto.
Passeggiando per Firenze vi capiterà di vederla tantissime volte e da punti di vista diversi, ve lo assicuriamo: sarà ogni volta bellissima.
Ovviamente merita anche la visita interna, cosa che noi, avendo già fatto in passato, non abbiamo rifatto per questo soggiorno.
Per la cena avevamo prenotato in un posto che non abbiamo mai trovato, forse il nome era cambiato oppure si era trasferito, fatto sta che nella totale disperazione ci siamo affidati ad un locale molto famoso: trattoria Zà Zà.
Ma sul cibo non vogliamo ancora svelarvi nulla perché uscirà un articolo dedicato (come potevamo non farlo nella città con la più alta densità di cucine per metro quadro?).
Risveglio, fame, colazione, esplorazione.
Le colazioni e tutto quello che riguardava i dolci sono state scelte e selezionate con molta cura, per questo la primissima colazione fiorentina l’abbiamo lasciata preparare dalle mani sapienti e dal gusto dei pasticceri La Menagere (tra l’altro non lontanissimo dal nostro B&B), ovviamente non abbiamo molto da aggiungere se non che in questo favoloso e particolare locale potrete iniziare al meglio la vostra giornata. È buonissimo, affascinante, instagrammabile e ve lo straconsigliamo.
Per questo secondo giorno abbiamo visitato diversi punti chiave che sono un vero e proprio must per chiunque: Piazza della Signoria e la Loggia dei Lanzi.
Noi ci siamo fermati un po’ in questi luoghi, senza troppi pensieri, assaporando il tempo e la bellezza fiorentina senza cercare per forza la meraviglia e poi, caricati da questo mood leggero e curioso, ci siamo diretti verso via dei Georgofili, tristemente nota per un vile attentato terroristico organizzato da Cosa Nostra nel 1993.
Qui potete trovare il suggestivo Albero della Pace, una bellissima opera di Roggi che vi stupirà e spiazzerà.
A Roma c’è l’imitatissima e straordinaria Fontana di Trevi, mentre a Firenze, allo stesso modo carica di leggenda e tradizione potrete trovare la Fontana del Porcellino, ovviamente questo non è un paragone basato sulla bellezza dell’opera ma sulla storia che veicola e sull’idea di fortuna che trasmette.
Per chi non lo sapesse la tradizione vuole che poggiando una monetina nella bocca del “porcellino” bisognerà vederla cadere oltre la grata sottostante per essere baciati dalla fortuna.
Se siete scaramantici scegliete monete leggere, la fortuna sarà assicurata.
Pian pianino ci avvicinavamo all’ora di pranzo e nonostante sia super chiacchierato e celebre noi abbiamo scelto di evitare l’affollatissimo Antico Vinaio (a parte che c’è anche a Roma) perché ne eravamo sicuri: a Firenze non è di certo l’unico posto che fa le schiacciate buone e noi solitamente preferiamo gironzolare che fare file interminabili.
Per questo siamo andati da Retrobottega, tra l’altro per ben due volte e possiamo dirvi che non ci hanno mai delusi.
Foto alla fotoautomatica?
Le abbiamo cercate e salvate tutte, le Fotoautomatica di Firenze sono troppo carine per non diventare un punto d’attrazione, poi le foto che si possono scattare sono un bel ricordo del soggiorno in città che potrete riportare a casina.
Per la nostra foto ricordo abbiamo scelto quella che troverai semplicemente scrivendo su Google S.Forno.
Ma ecco una piccola lista delle fotoautomatiche di Firenze:
Boboli o Villa Bardini? Entrambi?
Come attività a pagamento della giornata avevamo scelto di visitare il Giardino di Boboli e il Giardino di Villa Bardini, i biglietti li avevamo già presi online qualche settimana prima al costo di 13€ a persona e siamo andati a ritirarli a Palazzo Pitti facendo una piccola fila di una quindicina di minuti, ottima l’organizzazione in questo caso, di fatto sulla conferma dell’acquisto del biglietto c’era scritto di presentarsi un decina di minuti o un quarto d’ora prima e così è stato, il consiglio è quello di fare lo stesso perché le file per le attrazioni a Firenze sono davvero interminabili e pesanti, specialmente se fa troppo caldo.
Il Giardino di Boboli è stata una grandissima delusione, me lo immaginavo (ciao, sono Miriam!) grande e pieno di roba stile Villa Borghese e invece niente, è enorme e le cose ci sono ma o sono chiuse o totalmente messe a caso, la pulizia non è delle migliori e boh, ho già detto “delusione”?
Siamo sicuri che se sei un fiorentino o un fanatico di Boboli vorrai commentare e darcele di santa ragione, noi vogliamo dirti che puoi farlo e magari puoi aggiungerci la tua idea, le nostre considerazioni sono basate sul momento e sulla stagione in cui abbiamo visitato questo posto ma non ci riteniamo esperti di nulla, abbiamo semplicemente detto la nostra.
Dobbiamo però invertire totalmente rotta con il piccolo e tenero Giardino di Villa Bardini, sì, dove sta il famoso e super fotografato glicine, bello bello bello, una passeggiata in uno spazio unico, curato e ben strutturato.
Era pieno di turisti (sì, proprio come noi) e nonostante ciò comunque bello da vedere e vivere.
Dopo la visita al giardino di Villa Bardini abbiamo passeggiato tornando dall’altra parte dell’Arno e quindi attraversando Ponte Vecchio, iniziava a farsi sera e i turisti continuavano a muoversi e scorrere, è stato carino notare come Firenze sia così vivida in questo periodo dell’anno, abbiamo anche notato l’esasperazione dei locals che non riescono a muoversi con facilità ma hei, il turismo di massa è turismo di massa.
Per vivere appieno la Firenze vinaiola ci siamo dati una lavata e diretti a fare un aperitivo nella Vineria Sonora, su consiglio di un amico esperto di vini. Qui troverete un buon assortimento di bottiglie di ottimo vino e persone in grado di indirizzarvi per qualche calice di felicità in vista della cena.
Per questa serata siamo andati da Soul Kitchen e presto ti lasceremo scoprire le sue bontà con un nuovo articolo sul cibo fiorentino.
Terzo giorno, Firenze è una metafora
Altro giorno altra colazione cicciosa, questa volta da Melaleuca, io sono rimasta fedele al mio dolce mentre Pier ha optato per il salato. Buono e consigliato anche questo posticino, le portate sono abbondanti, il clima è super studentesco e il cibo di prima scelta.
C’è una cosa che ha sconvolto Pier: io (Miriam) non ero mai entrata dentro Palazzo Vecchio, e quindi abbiamo visitato la parte FREE che per me è stata bellissima, quindi non fate come me ed entrateci, merita davvero d’esser vista.
Non eravamo neanche mai stati dentro la Basilica di Santa Croce, sempre fuori, questa volta, un po’ per proteggerci dalla leggera pioggia e un po’ perché sì, ci siamo messi nella piccola fila e siamo entrati al costo di 8 euro a testa.
FIRST REACTION: SCIOK
Ci è piaciuta proprio tanto, e tutta, non si visita solo la Chiesa con il biglietto ma anche i chiostri, qui potrete notare anche i riferimenti del livello dell’acqua della catastrofica alluvione del ’66.
All’interno, nella cappella Bardi, potrete trovare le “Storie di S. Francesco” affrescate da Giotto. Già solo questo merita il prezzo del biglietto.
Comunque molto carina, soldi ben spesi.
Una volta usciti e col meteo migliorato ci siamo incamminati per un break veloce da Ditta Artigianale & Hario Cafe (vicino al mercato di Sant’Ambrogio), un bel tè freddo rinfrescante e via per il pranzo.
Brac è un luogo particolarissimo dove mangiare e leggere che vi racconteremo meglio nel prossimo articolo.
Dopo il pasto abbiamo dedicato parte del pomeriggio a cercare un posto che avevamo visto in una foto, pensavamo si trattasse di Piazzale Michelangelo (ci eravamo già stati ma non ci ricordavamo dei dettagli), bellissimo eh, ma ci eravamo sbagliati, quindi ve lo diciamo, per una foto stile innamorati su balconata con dietro la Cupola non vi fermate a Piazzale Michelangelo ma arrivate presso l’Abbazia di San Miniato al Monte.
Vi abbiamo già messo tutte le posizioni nella lista ma un’altra Fotoautomatica che ci è piaciuta tanto si trova a Via dell’Agnolo, consideratelo un piccolo bonus, è tra le più carine.
Per un aperitivo veloce e sfizioso abbiamo optato per Babae, locale che include anche una delle famose buchette del vino. Noi ci siamo trovati molto bene anche se i prezzi sono leggermente sopra la media e il servizio un po’ lentino.
Per la cena ci siamo affidati alle rustiche cucine dell’Antico ristoro di Cambi che però, mmh, meh…
Sempre nel prossimo articolo scoprirete cosa non ci è piaciuto.
Ultimo giorno, il 25 aprile e gli Uffizi pienissimi
L’ultimo giorno niente colazione, era il 25 aprile e nei musei si entrava gratis, che fai non te lo fai un giretto free nell’invidiatissima Galleria degli Uffizi?
Ecco, quanti avranno pensato la stessa cosa?
La fila arrivava non so dove, ma era lunga, molto, però possiamo dire scorrevole, dopo circa 40 minuti eravamo dentro e lo spettacolo che ci si presentava ad ogni passo non può essere descritto in un articolo, saprete già che dovrà essere una tappa fulcro di tutto il vostro soggiorno a Firenze quindi inutile provarci.
Gli Uffizi sono uno dei musei più belli d’Italia, senza se e senza ma, basta, stop.
Per la colazione, questa volta al sapore di brunch ma con la fame di un pranzo l’abbiamo fatta da Floret, locale carinissimo e anch’esso dalle porzioni molto abbondanti che sicuramente vi consigliamo.
Ancora una volta ci siamo persi poi nei vicoli, sazi e felici e siamo passati nei pressi della Casa di Dante e della Chiesa di Dante che ancora una volta era chiusa (ogni volta che passavamo di qui era chiusa), ci siamo rassegnati al fatto che gli orari di quest’attrazione culturale sono (o forse erano) un po’ troppo pazzerelli e ci siamo limitati a passare dove viveva il Sommo, a volte basta poco.
Ve l’avevamo detto e ci siamo tornati proprio per l’ultimo giorno, Retrobottega è stata una sicurezza e oltretutto abbiamo reso felice uno dei schiacciatisti (?) che ci aveva riconosciuti.
Come ultimo e tranquillo step ci siamo diretti al mercato centrale di Firenze, a pochi passi dal nostro B&B, carino e sfizioso, sia per il cibo che per qualche prodotto tipico da portare a casa e divorare di lì a poco. Sicuramente una visita poco scontata che però vi soddisferà.
Firenze è un bel modo di vivere arte, cucina e cultura
Ci siamo detti questo, non avevamo tanti dubbi ma abbiamo aggiunto tasselli fondamentali all’idea che in fondo Firenze non è altro che la sintesi delI’Italia che all’estero invidiano e amano alla follia, con un marchio distintivo e di fabbrica rappresentato dall’eccellenza in ogni campo: culinario, enologico, artistico e culturale.
Dal punto di vista del viaggio è poi capace di trasmettere un buon calore tutto italiano tuttavia l’enorme mole di turisti e il caos da essi generato può stonare leggermente con la sicurezza trasmessa dai vicoli e dai palazzi storici.
Noi la reputiamo una meta da escludere solo nei mesi estivi pesanti (luglio e agosto) ma da godersi appieno in primavera o tarda estate anche perché facilmente accessibile in treno e comodissima da girare a piedi.
E voi? Cos’avete da dirci su Firenze?
Vi aspettiamo nei commenti!
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