Weekend in Val d’Orcia

Quest’anno mia madre per il suo compleanno meritava proprio un bel weekend fuori porta, lontano dal caos della capitale.

Non potendo però prendere un volo per Bora Bora, decisamente troppo lontana, io e Pier abbiamo optato per la Val d’Orcia anche se con un piccolo bonus: un giretto a Firenze per una giornata.

Pronti per scoprire le distese di grano e tutto il fascino della Val D’Orcia?

 Iniziamo.

Prima tappa, Bagno Vignoni

Siamo partiti carichi da Roma verso la nostra prima tappa: Bagno Vignoni, io già avevo avuto modo di visitare questa bellezza ma i miei compagni di viaggio non la conoscevano e poi un bis fa sempre bene.

Perché nel tuo tour della Val d’Orcia dovresti includere Bagno Vignoni?

Perché ci vuole meno di un’ora per visitare questa piccola frazione e quindi non toglierà molto tempo ad altre tappe previste.

Il parcheggio è a pagamento ma il costo è molto basso.

Il suo fascino è eterno, ho avuto modo di visitare Bagno Vignoni da piccola, nel mese di marzo, con un cielo coperto e una leggera pioggia.

Nonostante i colori fossero cupi era davvero bellissimo. 

Passeggiare intorno alla vasca termale centrale in piena estate è stato ancora più bello, se già state intravedendo la vostra fronte grondante di sudore potete stare tranquilli, ci sono zone d’ombra quindi non si rischia di morire dal caldo.

Primavera e inizio estate sono le stagioni migliori per guardare questo specchio d’acqua unico e questa frazione fantastica.

Foto della Vasca principale di Bagno Vignoni

Dove si mangia?

Non si può andare in Val d’Orcia senza provare il cibo locale, quindi già dal primo giorno non ci siamo fatti sfuggire del buon cibo nostrano.

Se vi state chiedendo dove mangiare in Val D’Orcia Pier ha preparato un bell’articolo approfondito con i locali che abbiamo visitato durante il nostro week-end. 

Non potete perdervelo, anche se avete solo fame. 

Ovviamente se avete intenzione di fermarvi per più tempo dovreste dare un’occhiata alle terme, vero punto nevralgico di Bagno Vignoni.

Seconda tappa, Agriturismo Poggio Covili

Con la pancia piena ci siamo diretti verso la nostra seconda meta nelle vicinanze: Agriturismo Poggio Covili.

Uno dei più famosi viali con i cipressi della zona, si trova a pochi minuti da Bagno Vignoni ed è sicuramente uno degli spot instagrammabili del territorio.

Nel link qui sopra troverai l’elenco dei luoghi più belli da fotografare e vedere in tutta la Val D’Orcia, se quindi volete tagliare corto e già avete programmato il vostro viaggetto cliccate pure.

Viale dei Cipressi, Poggio Covili

Mio padre ha temporeggiato un po’ troppo, quindi tutte le case meravigliose che avevo salvato le ho dovute scartare perché non più disponibili. 

Abbiamo scelto su Airbnb l’appartamento “La piazza” a Sinalunga (in media a 20/30 min dalle nostre tappe).

L’appartamento è spazioso e carino, con tutti i comfort e Sinalunga è un paesino molto interessante e sopratutto molto attivo, l’appartamento si affaccia direttamente sulla piazza ed è facile vederla in festa con numerosi giovani e famiglie, anche questa un’esperienza molto bella da vivere. 

Terza tappa, Montalcino

Dopo esserci doverosamente riposati siamo ripartiti verso una tappa scelta da mio padre, l’ho messo di fronte ad un bivio, Montalcino o Montepulciano, e ha scelto la prima.

Anche qui per me era la seconda volta, rispetto a Bagno Vignoni però la ricordavo un pochino meno.

Non è il massimo in quanto a bellezza (ovviamente è un’opinione personalissima) ma l’odore di vino che si sente tra i vicoli è meraviglioso e che fai, vai a Montalcino e non prendi una buona bottiglia di rosso o brunello?

La città è piena di cantine e rivenditori, non avrete difficoltà a trovare persone preparate in grado di consigliarvi l’annata migliore. Ovviamente fatevi spiegare più cose possibili, più informazioni acquisisci da un viaggio più questo diventa importante e bello, ve lo assicuro. 

Quarta tappa, i cipressi di San Quirico

Volevo andarci assolutamente al tramonto, la Val d’Orcia si trasforma e le sue colline sembrano essere soffici come il pelo di un peluche (di grano) e ve lo assicuro, quei colori vi rimarranno per sempre nel cuore.

È stata la mia prima volta qui ed è stato sicuramente per me il panorama più bello della Val d’Orcia.

Il boschetto dei cipressi di San Quirico

Quinta tappa: Pienza

Nuovo giorno, nuove bellezze, la quinta tappa è stata Pienza.

Il mio posto preferito della Val d’Orcia, simbolo di città ideale del Rinascimento e oggi sito Patrimonio dell’UNESCO.

È assolutamente una tappa obbligatoria.

Non vedevo l’ora di tornarci e devo dire che mi è piaciuta ancora di più.

Noi ci siamo stati mezza giornata e abbiamo saltato solamente la visita a Palazzo Borgia.

In ogni caso non potete proprio perdere:

Palazzo comunale

Palazzo Piccolomini e Palazzo Borgia (è possibile acquistare un unico biglietto d’ingresso per entrambi)

Il Duomo di Santa Maria Assunta

Vicolo del Casello, Via dell’Amore e Via del Bacio, per i non accompagnati c’è Via della Fortuna

Piazza di Spagna

Via del Balzello, Via del Giglio, Via delle Case Nuove

Cose esclusive da fare:

Comprare e degustare il Pecorino, con diverse stagionature e tipologie, io non ho mai mangiato così tanto formaggio in vita mia ma lo rifarei altre dieci volte.

Noi abbiamo pranzato da 📍Baccano, per approfondire (sì, Pier vuole ripeterlo) potete leggere quest’articolo ciccione che vi dirà dove mangiare in Val D’Orcia.

Pienza è una città fantastica, non ha davvero bisogno di presentazioni ed è un peccato non andarci almeno una volta nella vita per tutto ciò che può lasciarti esteticamente, raramente vi capiterà di vedere città simili nella vita.

Vi abbiamo convinti? Lo speriamo ma se non bastasse

Pozzo a Pienza, nel centro storico

Sesta tappa, agriturismo Baccoleno

Oltre a Poggio Covili un altro viale dei cipressi super instagrammabile e super fotografato.

Ci siamo andati dopo pranzo, orario improponibile d’estate ma la fortuna è stata che eravamo completamente soli.

Ovviamente per non rischiare un’insolazione e ammirare ancora di più il paesaggio consiglio l’orario del tramonto che in questa zona trasforma tutti i colori. 

Arrivarci è super facile, non dovete copiare e incollare nessuna coordinata, basterà Cercare Baccoleno, comunque per tutti i collegamenti con Maps potete leggere l’articolo sugli spot instagrammabili della Val D’Orcia

Settima tappa, Agriturismo La Fonte

Dopo aver passato giornate intere cercando l’agriturismo perfetto per festeggiare il compleanno di mamma, ci siamo innamorati di questo e ho prenotato subito.

L’atmosfera è indescrivibile, il paesaggio mozzafiato, il cibo di una qualità mai provata, ovviamente lo diciamo con ogni cosa che abbiamo provato in questa zona ma ragazzi, dai, col cibo del posto e la cura al dettaglio non è possibile sbagliarsi.

I prezzi sono paragonabili a quelli di una trattoria romana non proprio di alto livello, ecco, solo il prezzo, per tutto il resto avrete una location da dieci e lode e dei piatti particolari e di qualità che potrete gustare con gli occhi e scoprire sempre nell’articolo di Pier.

Quindi nulla, posso solo consigliarvi questo agriturismo (prenotate prima però).

Agriturismo la Fonte panorama

Ottava e ultima tappa, Firenze

Okay, ora possiamo scriverlo, il regalo per il compleanno di mamma in realtà era visitare Firenze, ci vuole molto di più di mezza giornata per godersi la città al 100%, lo sappiamo, ma a lei bastava rivederla e passeggiare per le sue importanti vie.

Abbiamo iniziato da Santa Croce, peccato fosse tutto chiuso, idem la chiesa di Dante in Via Santa Margherita, io avevo avuto modo di entrarci molti anni fa quindi mi è un po’ dispiaciuto non farla vedere a mamma. 

Tappa obbligatoria, nemmeno a dirlo: Santa Maria del Fiore.

Ricordatevi di portare qualcosa per coprire spalle scoperte o gambe, non le mettono a disposizione e non ti fanno entrare, anche dopo aver fatto ore di fila.

Dopo Piazza della Signoria ci siamo diretti verso Ponte Vecchio.

Quindi proprio una toccata e fuga. 

A pranzo abbiamo mangiato in Piazza dei Cimatori, troverete un piccolo chiosco con tavolini e potrete provare un po’ di sano street food tipico: panini con la porchetta, lampredotto e trippa. Io volevo assolutamente provare il lampredotto quindi non ho avuto dubbi. Ottimo, veloce, economico.

Scorcio della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze

Fine del tour

Foto panoramica della Val D'Orcia

Insomma, speriamo che le foto abbiano reso giustizia a questi luoghi stupendi in grado di evocare sensazioni uniche, in primis per i colori, dorati, luminosi, accesi e allo stesso tempo delicati, poi per i profumi, particolari e così dannatamente italiani, in fine i vicoli, animati, vivi e ricchi di storia ad ogni mattone.

La Val D’Orcia e le città nei dintorni sono una zona preziosissima, un segnale di diversità del territorio italiano, e lasciano sempre a bocca aperta, l’aspetto più particolare è che queste terre, come poche in Italia, mutano totalmente aspetto e colorazioni in base alla luminosità naturale perché sono molto accese, le colline sembrano riflettere colori sempre diversi e il grano trasmette calma e relax.

E voi? Siete mai stati in Val D’Orcia o vorreste andarci? Salvate questo articolo se volete, potrebbe tornarvi utile.

Un saluto e un abbraccio da Miriam e Pier

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